Buongiorno,
ci soffermeremo un po’ sul c.d. recupero coattivo di un credito.
Questo perchè nella vita vera spesso non vale il detto: “chi ha avuto, ha avuto, e chi ha dato, ha dato, scordiamoci il passato”.
Questo modo di dire, in particolare, non funziona quando ci sono di mezzo rapporti di credito/debito.
Spesso il creditore per riuscire ad ottenere quello che gli spetta deve rivolgersi ad un legale per ottenere il recupero coattivo del credito.
Tale procedimento necessita, in primis, dell’ottenimento di un c.d. titolo esecutivo.
Ad esempio:
- una sentenza;
- un decreto ingiuntivo;
- una cambiale insoluta;
- un assegno protestato.
In sintesi, una volta ottenuto un titolo adeguato, è possibile agire con l’espropriazione forzata dei beni del venditore.
Con l’espropriazione, tali beni vengono, prima, vincolati e, poi, venduti per riuscire a soddisfare il creditore.
Il primo atto, vero e proprio, è rappresentato dal pignoramento.
Siamo sicuri che ne avete già sentito parlare, ma sapete come funziona? o cosa succede quando il pignoramento viene notificato al debitore.
Nei prossimi giorni affronteremo questo tema insieme e vedremo le diverse possibili alternative che sono disciplinate dal nostro ordinamento.
Per ulteriori dubbi, suggerimenti sulle tematiche da trattare, domande e perplessità Vi lasciamo i nostri contatti.