L’Art 36 della Costituzione italiana afferma:
” Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.
La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.
Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.”
Questo diritto risponde alla necessità da parte dei lavoratori di “ricaricare le batterie” dopo un intero anno di lavoro in cui stress e ansia sono state parte della vita quotidiana lavorativa.
Secondo una ricerca americana, però, non tutti riescono ad affrontare il titolare e richiedere le ferie, anzi è in costante aumento tra i giovani il timore di accendere polemiche all’interno dell’ambiente di lavoro.
Forse perché non si conoscono bene i propri diritti o cosa ci aspetta da contratto?
Bene, vediamolo insieme!
L’art. 2109 del codice civile prevede che “Il prestatore di lavoro ha diritto ad un giorno di riposo ogni settimana, di regola in coincidenza con la domenica [Cost. 36].
Ha anche diritto ad un periodo annuale di ferie retribuito, possibilmente continuativo, nel tempo che l’imprenditore stabilisce, tenuto conto delle esigenze dell’impresa e degli interessi del prestatore di lavoro. La durata di tale periodo è stabilita dalla legge, dagli usi o secondo equità.
L’imprenditore deve preventivamente comunicare al prestatore di lavoro il periodo stabilito per il godimento delle ferie.”
La Ratio legis
La funzione delle ferie del lavoratore è volta al recupero delle energie psico-fisiche e di cura delle relazioni affettive e sociali; esse maturano in proporzione alla durata della prestazione lavorativa.
LE MERITATE FERIE
Le ferie si maturano dall’inizio del rapporto lavorativo e ne consegue, quindi, che vengano calcolate in base alla durata della prestazione lavorativa in corso. I lavoratori dipendenti, che hanno lavorato per un intero anno, godono di almeno due settimane nel corso dell’anno, consecutive in caso di richiesta, e di altre due settimane, nei 18 mesi successivi al termine dell’anno di maturazione.
DIRITTI E DOVERI
Il datore di lavoro, oltre che ad una serie di poteri, ha anche degli obblighi. Deve tenere conto dei diritti dei lavoratori e rispettare le esigenze personali e familiari del dipendente, comunicando, per esempio, anche in tempo il periodo di ferie stabilito.
Anche i lavoratori hanno dei doveri nei confronti del titolare:
- dovere di diligenza: il lavoratore impegnarsi al massimo e collaborare con il team , avere un livello di prestazione ottimale;
- dovere di obbedienza: ossia osservare le disposizioni del titolare per una corretta prestazione lavorativa;
Cosa accade se il datore non rispetta il diritto alle ferie?
In caso di mancato godimento, il lavoratore può far domanda di risarcimento dell’eventuale danno psico-fisico arrecato.
Le assenza sul posto di lavoro
La legislazione del lavoro, per salvaguardare i dipendenti, ha stabilito che sono da considerare come giorni lavorativi i seguenti casi di assenza:
- per maternità: il Testo Unico per la tutela ed il sostegno della maternità prevede il divieto di licenziamento della lavoratrice dall’inizio della gestazione fino al compimento di un anno del bambino.
- per congedo matrimoniale: la durata di congedo è di circa 15 giorni. Il godimento di tale periodo di norma inizia in occasione del matrimonio.
- infortunio sul posto di lavoro: in caso di malattia o infortunio sul lavoro/malattie professionali viene garantita la conservazione del posto di lavoro per il tempo stabilito dai CCNL.
- Si presta servizio presso un seggio elettorale.
I casi in cui, invece, le ferie non maturano sono:
- Sciopero
- Servizio militare
Diritto allo studio
Se un lavoratore segue corsi scolastici, ha diritto a gestire nel modo migliore i turni di lavoro, organizandosi preventivamente e godere di permessi per frequentare tali corsi.