Per trattare della Cancellazione dell’Ipoteca appaiono necessari prima alcuni chiarimenti.
L’ipoteca rappresenta uno strumento di garanzia del credito e consiste in una registrazione, presso i registri pubblici, che un soggetto / creditore ha diritto di rifarsi su un determinato bene (immobile o mobile registrato) nel caso in cui il debitore (proprietario del bene) non paghi il dovuto.
La Registrazione / Iscrizione dell’Ipoteca ha dei costi fissi che sono necessari per far si che la garanzia venga in essere. Per saperne di più: Iscrizione di Annotazione
Tuttavia, ora ci interessa evidenziare che un’ipoteca non è per sempre. Essa può essere estinta e/o cancellata.
Nel primo caso (estinzione di ipoteca) non si ha più un diritto di garanzia sul bene, ma rimane traccia della stessa su i registri immobiliari.
Nel secondo caso, (cancellazione di ipoteca) vengono, per l’appunto, cancellate tutte le iscrizioni ed annotazioni fatte su i registri immobiliari.
L’estinzione opera automaticamente e consegue, ad esempio a:
- Rinuncia del diritto da parte del creditore (il che accade ad esempio con l’Agenzia delle Entrate, ma su questa tematica torneremo nei prossimi giorni)
- Adempimento dell’obbligazione da parte del debitore (pagamento del debito sia esso un mutuo o una somma a prestito)
La cancellazione, viceversa, dev’essere espressamente richiesta dal debitore, affinché – ad esempio – l’ipoteca non risulti da una semplice visura sull’immobile e possa ridurne il valore.
I costi di queste operazioni variano in base al valore per cui era stata iscritta l’ipoteca (costi fissi + 0,5% della somma del debito per cui è stata iscritta).