L’atto di notorietà è una dichiarazione che riguarda stati, fatti e qualità personali.
Prende anche la denominazione di atto di notorietà o di atto con dichiarazione sostitutiva di notorietà.
Viene redatta dal un soggetto, sotto la sua responsabilità, allorquando si vogliano dichiarare come certe determinate informazioni nei confronti di un Amministrazione o di concessionari / gestori di servizi pubblici.
Pertanto, l’atto di notorietà è idoneo a sostituire:
- certificati anagrafici;
- certificati dello stato civile.
Non necessità di autenticazione della sottoscrizione.
Quali sono le informazioni che possono essere autocertificate?
Le informazioni / atti / fatti che possono essere autocertificate (per sè o per un terzo, nel caso di morte) con l’atto di notorietà sono:
- data di nascita;
- luogo di nascita;
- cittadinanza;
- godimento diritti civili e politici;
- residenza;
- codice fiscale e / o partita IVA;
- stato civile;
- tutti i dati, a conoscenza dell’interessato, inseriti nel registro civile;
- stato di famiglia;
- l’esistenza di figli;
- l’esistenza di un coniuge;
- l’esistenza di ascendenti (genitori, nonni, etc)
- l’eventuale decesso di parenti e / o coniuge;
- la sussistenza di persone a carico;
- la situazione reddituale / economica;
- l’assolvimento o meno degli oneri contributivi;
- la sussistenza di procedure di rateizzazione o sgravio o sovraindebitamento;
- la qualità di pensionato e la quantificazione della pensione;
- l’iscrizione in albi o ordini professionali;
- i titoli di studio / di specializzazione / di abilitazione;
- le qualifiche professionali;
- la posizione inerente l’espletamento degli obblighi militari;
- la posizione circa eventuali procedimenti penali;
- di non essere a conoscenza di essere sottoposto / a a procedimenti penali;
- l’eventuale sussistenza o meno di un fallimento o di una procedura concorsuale a proprio carico.
Si tratta, come detto, di un’elencazione esemplificativa.
A cosa serve?
Le ipotesi in cui serve l’atto di notorietà sono, ad esempio:
- dichiarazione di successione;
- cambio della residenza;
- richiesta di sovvenzioni economiche e tributarie (ad esempio i buoni pasto);
- nei rapporti con i gestori o concessionari di servizi pubblici (enel / iren …..);
L’autocertificazione, se ne è previsto l’utilizzo, non può essere rifiutata dall’Ente / privato ricevente;
ciò, anche, perché redatta dall’interessato, sotto pena di penale responsabilità, nel caso di dichiarazioni false o mendaci.
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